domenica 30 dicembre 2012

Un po' di politica (1): la Carta d'Intenti della Coalizione del centrosinistra

Era un bel po' che avevo intenzione di scrivere qualcosina di politica, però tutti questi ridicoli scandali che hanno colpito il Belpaese mi avevano gettato un po' nello sconforto (e a chi non è successo?). Ahi, poveri Italiani, gli eredi diretti della illustrissima cultura giuridica romana, che oggi sono costretti a sorbirsi le cadute e ricadute di una classe politica marcia e decrepita!
E così, messo necessariamente da parte lo sconforto (bisogna comunque guardare in faccia la triste realtà e non nascondersi dietro un dito), e vista ormai l'imminenza delle elezioni, ritengo che sia almeno doveroso interessarsi dei 'programmi' di coloro che vogliono guidarci. Per cui ora proporrò una serie di post dedicati all'analisi dei programmi, o meglio, degli ideali che i partiti propugnano (visto che la maggior parte di loro ancora un programma non ce l'ha).
Per questo post mi sono andata a spulciare il sito dei papabili alle prossime elezioni del 2013: quello del PD e....

venerdì 28 dicembre 2012

Dedicato alla scrittura...

Questo post è dedicato ad una piccola grande vittoria, quasi una rivincita, che ho insperatamente avuto nel difficilissimo mondo della letteratura. Non da 'studiosa', in qualche modo passiva di fronte alle opere degli altri, ma da piccola e oscura 'scrittrice', attiva nel mondo della carta e della penna. Ho sempre scritto, sia poesie che racconti, così, perché mi rilassa e mi fa divagare. Mi piace correre dietro la penna. Non sono mai io quella che decide cosa o cosa non scrivere: è la penna che fa ogni cosa. La maggior parte delle cose che scribacchio non parlano assolutamente di me, né di qualcuno che conosco....
Sono piuttosto catene di parole che sgorgano l'una dietro all'altra e che pescano da un sostrato 'immaginativo'  che vive sul limite di quella mia parte semicosciente che ho imparato a conoscere proprio grazie alla scrittura. E mi rendo sempre più conto che questa parte è malinconica: se dovessi renderla in immagini, la descriverei come una specie di palude nebbiosa e silenziosa, da cui si intravedono movimenti incerti di esseri sconosciuti e forse tenebrosi, che fanno spiccare la fantasia di chi osserva. Ecco, io quando scrivo sono immersa in questa palude, e osservo ogni cosa con i sensi dilatati...è difficile rendere l'idea, forse può capire solo chi scribacchia come me ;-)))
Insomma, taglio corto e ritorno alla mia piccolissima rivincita che ho avuto qualche mese fa: inaspettatamente ho vinto un Premio Nazionale, intitolato "L'insostenibile leggerezza della precarietà", nella sezione drabble, che sono piccoli racconti di 100 parole... il mio lo scrissi in non più di 5 minuti e lo spedii senza dare alcun peso a quella piccola storiellina. E invece ha incredibilmente colpito nel segno...ancora devo realizzare! Gli organizzatori del Premio hanno costruito per il mio "L'acrobata" un video bonus che hanno postato su Youtube e che io vi ho messo qui per comodità, se volete dargli un occhio... Inoltre mi hanno inserito nell'Antologia cartacea del premio, dove il figlio del pittore Dalì mi ha dedicato una lusinghiera Nota critica, che voglio condividere con voi (la prendo proprio dal libro):


Nota critica

a cura di Josè Van Roy Dalì

pittore surrealista, scrittore



Un viaggio nella vita colmo di apprensioni, una sorta di “passaggio ad ovest” che ci accomuna tutti, sospesi tra cielo e terra nella visionaria convinzione che gli acrobati-eroi siano “gli altri”, quelli fuori dall’ordinario, mentre è proprio nell’ordinario, nel consueto che “l’insostenibile leggerezza” della fragilità umana ci guarda negli occhi senza possibilità di distogliere lo sguardo. L’esperienza guadagnata sul campo di chi ci mostra la strada - il babbo che dice “prova, prova” - si fa viatico e catarsi per l’accettazione di un ancestrale fardello a cui non ci si può sottrarre. Allungando “il piede nel mistero” di quella corda, che oscilla “nel vuoto nero” e rende incerto ogni passo, ci si avventura alla cieca, di notte, su un sentiero dai contorni sfumati “per non rendersi conto delle distanze”, con lo sguardo fiducioso rivolto alle stelle. Poche efficaci pennellate per un quadro surreale che Nicolle Lopomo ha dipindo in sole 100 parole di una fusione algebrica in cui l’arte diviene perfezione.

Josè Van Roy Dalì



Spero che il mio mini raccontino piaccia anche a voi! E' sempre bello constatare che qualche cosa al mondo non è truccato!! Bisogna credere profondamente in ciò che vogliamo per noi: a piccoli passi, sono raggiungibili anche le stelle...buona lettura a tutti!






Infine qui sotto vi posto il link da cui potete accedere all'anteprima del libro: il mio racconto e la nota di Dalì sono a pp. 8-9 ;-))

 http://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/880002/L_insostenibile_leggerezza_della_precarietandagrave_#!

giovedì 27 dicembre 2012

Letteratura e potere: un connubio immortale

Studiando l'umanista poligrafo Maffeo Vegio, vissuto nella prima metà del '400, mi è stata confermata l'impressione di quanto la letteratura e, più in generale, il sistema culturale di un determinato periodo (anzi, direi di ogni periodo) siano legati al sistema politico e alle cerchie ristrette del potere. 
Il Vegio era una creatura del ducato visconteo: la figura di Filippo Maria Visconti attirava a sé molte personalità influenti dell'epoca, e anche la florida università di Pavia era uno specchietto molto appetibile per le varie 'allodole' in cerca di fortuna e di benessere che vivevano in quel periodo. Non solo il Vegio, semisconosciuto ai più, ma anche Lorenzo Valla, per fare il nome di uno degli umanisti più noti, scelsero la terra lombarda come luogo adatto ai loro studia.
Il Visconti era un duca, un principe, colui che aveva il potere e la facoltà di 'assoldare' i migliori poeti del momento per essere celebrato. E i poeti in questione lo sapevano. E che facevano?

mercoledì 26 dicembre 2012

Bulgakov e "Il Maestro e Margherita"

Qualche giorno fa ho terminato di leggere questo romanzo russo che Michail Bulgakov cominciò a scrivere alla fine degli anni '20 del Novecento, con una serie di scritture e riscritture quasi maniacale che terminerà solo pochi giorni prima della morte dell'autore, avvenuta nel 1940. Il romanzo fu concepito e steso durante il triste periodo stalinista, e non fu edito se non dopo quasi un trentennio dalla morte di Bulgakov, naturalmente con parti censurate. 
Ed è chiaro: il romanzo rappresenta una critica corrosiva al sistema del potere che blocca ogni rinnovamento culturale, all'immobilismo della società russa di quegli anni. E Bulgakov espone le sue idee mettendo in scena un Maestro di cui non si conoscerà mai il nome, un Maestro che entrerà nelle pagine del romanzo solo a storia inoltrata, assieme alla sua bella e irrequieta amante, Margherita....

giovedì 20 dicembre 2012

21 dicembre 2012: fine del mondo?

Carissimi lettori...dopo una lunga assenza rieccoci qua! Bentornati a tutti! 
E' comunque un caso che siamo riapparsi proprio il giorno prima della presunta fine del mondo...........su questo topos che periodicamente si ripete nella storia dell'uomo vorremmo proprio spendere due paroline, estremamente personali, ma - crediamo - condivise da molti di voi.
Domani è il 21 dicembre 2012: dicono che secondo il calendario Maya (che è stato all'occorrenza travisato e forzato) domani il mondo e tutti i piccoli esserini che ci camminano sopra cesseranno di esistere. Questa notizia circola fin dall'inizio del 2012, se non già dagli ultimi mesi del 2011. E ora ci siamo. Una buona parte della gente, anche se ci ride sopra per non apparire credulone e tontolone agli altri, in realtà ha paura di addormentarsi stanotte..mentre l'altra parte della gente non ci crede proprio, e ci ride di gusto su tutto ciò.....

Rientro ... fotografico

Carissimi lettori...purtroppo per impegni personali abbiamo dovuto eclissarci per alcuni mesi, e ancora per un po' di tempo la nostra attività di blogger subirà ulteriori rallentamenti...nell'attesa di riprendere il giusto ritmo, invio un po' di foto mooolto amatoriali...spero sia una buona visione ;-)

Blue caves a Zacinto
Chiesa di Agios Nikolaos, sempre a Zacinto

L'Aquila 2012

Il ponte di legno di Zacinto

I miei due cagnoloni che non ci sono più...ci mancate!