giovedì 21 febbraio 2013

Oscar Giannino e le "inoffensive ma gravi balle private"

Eccoci qua, alle prese con un altro scandalo tutto  i t a l i o t a. Oscar Giannino, giornalista da lungo tempo legato al Partito Repubblicano Italiano e (ormai ex) leader di Fare per fermare il declino, a un passo dalle elezioni ha dovuto fare un grosso passo indietro. 
Perché non riusciva più ad andare avanti, dopo che Luigi Zingales, uno dei fondatori dello stesso movimento Fare, ha portato all'attenzione di tutti le false affermazioni di Giannino stesso in merito alla propria carriera accademica. In particolare, Giannino non ha mai conseguito un master in Economia in una prestigiosa scuola di Chicago, come egli al contrario amava dire...

Dette dichiarazioni fasulle (definite dallo stesso Giannino "inoffensive ma gravi balle" frutto di equivoco), hanno indotto sia Zingales a dimettersi per protesta, sia lo stesso Giannino a dimettersi per non salvare il futuro del partito "Fare". Così, alla sua guida è stata messa una donna, l'avvocato trentasettenne Silvia Enrico; comunque, candidato leader rimarrà sempre Giannino.
Questa necessaria premessa, per appuntare la nostra attenzione sul PERCHE' amiamo farci grossi - come si dice in Toscana -, sul perché ci piace vantarci attribuendoci meriti che non abbiamo. Master di qui, master di là, lauree ad honorem mai conseguite e così via. Questa è tutta la s e r i e t à che abbiamo, che ci contraddistingue. Ora, dico io: la carriera di Giannino è inequivocabile, anzi, tanto di cappello. Ma allora perché uno come lui è caduto nell'autoadulazione immeritata? Gli serviva davvero diffondere la notizia di aver un master americano? Sentiva il bisogno di accrescere la propria credibilità, così facendo? 
Forse la risposta non è così complessa: forse la causa di questa 'inoffensiva ma grave balla' sta nella leggerezza umana, nella superficialità (non pensare alle conseguenze di quello che si dice, soprattutto se quello che si dice è reso pubblico). Del resto, non posso non pensare che Giannino non sia in fondo un uomo molto frivolo: lo conferma l'attenzione estrema - maniacale - per il suo guardaroba, per l' a p p a r e n z a.
Qualcuno poi potrà pensare che non è tutto sommato una cosa grave: in fondo non ha mica rubato, ha solo caricato un po' troppo la mano sul suo conto. Secondo me sbaglia chi la pensa così: è proprio questo continuo prendere in giro, questo irriguardoso spregio della verità che dovrebbe offenderci profondamente, proprio come quando veniamo a sapere di politici che spendono soldi pubblici per comprarsi videogames. Prima o poi i nodi, anche quelli piccoli, vengono al pettine, e diventano grossi e inestricabili nodi proprio perché di livello nazionale.
Comunque sia, anche se forse il partito, perdendo il proprio leader per un motivo così 'basso', ha ormai irrimediabilmente perso gran parte della credibilità che prima poteva avere, penso sia giusto e obiettivo concludere proponendovi le 10 proposte di "Fare":

LE 10 PROPOSTE DI "FARE":
  1. Ridurre il debito pubblico tramite alienazioni (vendite) del patrimonio pubblico.
  2. Ridurre la spesa pubblica di almeno 6 punti percentuali del PIL entro 5 anni, colpendo in primo luogo la casta politica e burocratica e i sussidi alle imprese, rendendo competitive scuola e istruzione, riformando le pensioni.
  3. Ridurre la pressione fiscale di almeno 5 punti entro 5 anni (soprattutto per tasse sul lavoro e sulle imprese), semplificando il sistema tributario.
  4. Liberalizzare i trasporti, energia, poste, telecomunicazioni, servizi professionali e banche, RAI. Modificare la Costituzione con l'inserzione del principio di concorrenza.
  5. Offrire un sussidio di disoccupazione a tutti i lavoratori.
  6. Legiferare in modo organico in materia di conflitto di interessi (trasparenza sui redditi dei funzionari pubblici, con premio per chi denuncia abusi e allontamanento di condannati penalmente dalla gestione di enti pubblici).
  7. Riformare la giustizia, con abolizione dell'avanzamento di carriera per sola anzianità. Difendere la indipendenza della magistratura. Assicurare la certezza della pena.
  8. Liberare la potenzialità di crescita presente in giovani e donne, p e r   c u i   n o n   e s i s t e   u n a   s i n g o l a   m i s  u  r a    i n   g r a d o   d i    f a r c i   r a g g i u n g e r e   q u e s t o   o b i e t t i v o.
  9. Ridare centralità alla scuola e all'istruzione, con l'introduzione della concorrenza fra scuole, la meritocrazia per la selezione dei docenti, e con l'abolizione del valore legale del titolo di studio [oh Giannino!! E i master?].
  10. Introdurre il federalismo, con l'abolizione dei sussidi statali al Sud e con la trasparenza dei bilanci delle Pubbliche Amministrazioni.

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