Io sono una 'musicista' nata. I miei genitori mi ricordano sempre che ho imparato prima a cantare che a parlare. E infatti strimpello a orecchio qualsiasi tipo di strumento, ma il mio preferito è il basso, perché è il ritmo che mi entra dentro più di tutto. Ascolto di tutto, ma ho le mie preferenze che sarebbe noioso elencare.
Visto però che siamo in aria di Sanremo (appena concluso), ho voglia di dire la mia su alcune delle canzoni in gara e...
Ho trovato stupenda in primis la canzone 'Vorrei' di Marta sui Tubi, un gruppo folk-rock dalla ricca (e sudata) gavetta. Ha un ritmo veramente travolgente, mi fa venire i brividi e le lacrime agli occhi. Si aggiunge un testo che fa concorrenza alla poesia, veramente splendido. La frase 'vorrei prenderti le mani e berci dentro', secondo voi non è poesia? Tutta la canzone è anzi giocata sul senso di purezza-acqua-amore. Semplicemente fantastica. Ve ne consiglio l'ascolto con le cuffie col volume a palla perché solo così potrete assaporare la s i n f o n i a degli strumenti e la potenza della voce del siciliano Giovanni Giulino. Un gruppo e una canzone che meritavano sicuramente un premio alla kermesse sanremese - ma diciamoci la verità: la platea sanremese è purtroppo un miscuglio di vecchietti assopiti e teenager che sbavano dietro alle false stelle dei talent. Vi scrivo il testo qui..e sottolineo le cose che per me sono pura poesia, amplificata dalla sonorità del complesso degli strumenti (in realtà sarebbe da sottolineare tutta):
MARTA SUI TUBI - Vorrei
Quando il cuore è convinto non sbagli mai
Prova a chiedere al vento quello che vuoi
C’è chi ha detto che hai fatto dei bei casini
E distratta distruggi ogni cosa sai
E io vorrei, vorrei ancora più bellezza
E io sarei, con te sarei pronto a fare tutto un’altra volta
E tuffarmi nella tua purezza
Perché ormai non posso più, più stare senza
Quando tornerà, quando tornerà l’essenza
La raccoglierai tu
Chiedo perdono a i punti cardinali dello stare
Al mondo per non averli riconosciuti
Chiedo perdono a ognuna delle lacrime che non ho bevuto
E io vorrei, e io vorrei
Vorrei prenderti le mani e berci dentro
E tuffarmi nella tua purezza
Solo se lo vuoi tu
Chiedo perdono alla pastorizia perché con la mia condotta ho umiliato la reputazione
Della pecora nera
Chiedo perdono alle stalle che meritano sempre di ospitarmi ma che evito di frequentare troppo spesso
Dormi qui, com’è facile restare sveglio
Dormi qui, ho perduto troppo tempo ma ora
Dormi qui, sono piccolo per abbracciare il cielo
Dormi qui, troppo grande per volarci dentro
E io vorrei, vorrei prenderti le mani e berci dentro
E tuffarmi nella tua purezza
Perché ormai non posso più, più stare senza
Solo se lo vuoi tu
Prova a chiedere al vento quello che vuoi
C’è chi ha detto che hai fatto dei bei casini
E distratta distruggi ogni cosa sai
E io vorrei, vorrei ancora più bellezza
E io sarei, con te sarei pronto a fare tutto un’altra volta
E tuffarmi nella tua purezza
Perché ormai non posso più, più stare senza
Quando tornerà, quando tornerà l’essenza
La raccoglierai tu
Chiedo perdono a i punti cardinali dello stare
Al mondo per non averli riconosciuti
Chiedo perdono a ognuna delle lacrime che non ho bevuto
E io vorrei, e io vorrei
Vorrei prenderti le mani e berci dentro
E tuffarmi nella tua purezza
Solo se lo vuoi tu
Chiedo perdono alla pastorizia perché con la mia condotta ho umiliato la reputazione
Della pecora nera
Chiedo perdono alle stalle che meritano sempre di ospitarmi ma che evito di frequentare troppo spesso
Dormi qui, com’è facile restare sveglio
Dormi qui, ho perduto troppo tempo ma ora
Dormi qui, sono piccolo per abbracciare il cielo
Dormi qui, troppo grande per volarci dentro
E io vorrei, vorrei prenderti le mani e berci dentro
E tuffarmi nella tua purezza
Perché ormai non posso più, più stare senza
Solo se lo vuoi tu
Incuriosita dal post, ho appena sentito su Youtube Vorrei. Hai ragione, è molto carina e ha un bel testo!
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