domenica 17 febbraio 2013

Le migliori a Sanremo...non hanno vinto

Io sono una 'musicista' nata. I miei genitori mi ricordano sempre che ho imparato prima a cantare che a parlare. E infatti strimpello a orecchio qualsiasi tipo di strumento, ma il mio preferito è il basso, perché è il ritmo che mi entra dentro più di tutto. Ascolto di tutto, ma ho le mie preferenze che sarebbe noioso elencare.
Visto però che siamo in aria di Sanremo (appena concluso), ho voglia di dire la mia su alcune delle canzoni in gara e...

Ho trovato stupenda in primis la canzone 'Vorrei' di Marta sui Tubi, un gruppo folk-rock dalla ricca (e sudata) gavetta. Ha un ritmo veramente travolgente, mi fa venire i brividi e le lacrime agli occhi. Si aggiunge un testo che fa concorrenza alla poesia, veramente splendido. La frase 'vorrei prenderti le mani e berci dentro', secondo voi non è poesia? Tutta la canzone è anzi giocata sul senso di purezza-acqua-amore. Semplicemente fantastica. Ve ne consiglio l'ascolto con le cuffie col volume a palla perché solo così potrete assaporare la s i n f o n i a degli strumenti e la potenza della voce del siciliano Giovanni Giulino. Un gruppo e una canzone che meritavano sicuramente un premio alla kermesse sanremese - ma diciamoci la verità: la platea sanremese è purtroppo un miscuglio di vecchietti assopiti e teenager che sbavano dietro alle false stelle dei talent. Vi scrivo il testo qui..e sottolineo le cose che per me sono pura poesia, amplificata dalla sonorità del complesso degli strumenti (in realtà sarebbe da sottolineare tutta):

MARTA SUI TUBI - Vorrei

Quando il cuore è convinto non sbagli mai
Prova a chiedere al vento quello che vuoi
C’è chi ha detto che hai fatto dei bei casini
E distratta distruggi ogni cosa sai
E io vorrei, vorrei ancora più bellezza
E io sarei, con te sarei pronto a fare tutto un’altra volta
E tuffarmi nella tua purezza
Perché ormai non posso più, più stare senza
Quando tornerà, quando tornerà l’essenza
La raccoglierai tu

Chiedo perdono a i punti cardinali dello stare
Al mondo per non averli riconosciuti

Chiedo perdono a ognuna delle lacrime che non ho bevuto
E io vorrei, e io vorrei
Vorrei prenderti le mani e berci dentro
E tuffarmi nella tua purezza
Solo se lo vuoi tu
Chiedo perdono alla pastorizia perché con la mia condotta ho umiliato la reputazione
Della pecora nera
Chiedo perdono alle stalle che meritano sempre di ospitarmi ma che evito di frequentare troppo spesso
Dormi qui, com’è facile restare sveglio
Dormi qui, ho perduto troppo tempo ma ora
Dormi qui, sono piccolo per abbracciare il cielo
Dormi qui, troppo grande per volarci dentro
E io vorrei, vorrei prenderti le mani e berci dentro
E tuffarmi nella tua purezza
Perché ormai non posso più, più stare senza
Solo se lo vuoi tu

Altra canzone b e l l i s s i m a, nonostante io non sia particolarmente amante del jazz, è "Sai (ci basta un sogno)" di Raphael Gualazzi, un ragazzone timido ma pieno fino alle ossa di talento musicale e artistico. La canzone mi è piaciuta fin dal primo ascolto: raffinata (e come vi accorgerete) completamente differente da quella di Marta sui tubi (ma io sono così: onnivora in fatto di musica!). Anche questa canzone avrebbe dovuto salire sul podio dei finalisti, o quanto meno ricevere un premio...ma come al solito la vittoria è andata a un prodotto dei talent, con una canzoncina orecchiabile - monotona e ripetitiva soprattutto nella seconda parte. Insomma, il ritmo del pezzo di Mengoni non mi piglia neanche un po' - zero. Invece mi fa sognare il grande Raphael. Ecco a voi il testo-poesia di

RAPHAEL GUALAZZI -Sai (ci basta un sogno)

Apri gli occhi e te ne vai
la danza è immobile
scopre i tuoi fianchi
il vento
e nei giorni ogni momento
vorrei percorrere
le tue volute velleità

Se solo avessi potuto cambiare il mondo
all’improvviso
avrei bruciato l’accidia immemore che
porta il
tempo
avrei fermato la guerra inutile con
un
sorriso
e allora si
avrei saputo credere

Posi libera nei sensi
la luce mormora
dalla finestra stanca
la tensione dei silenzi sembra descrivere
ogni tuo sguardo perso

Se solo avessi potuto cambiare il mondo
all’improvviso
avrei asciugato le nubi in lacrime
per la tua
gioia
avrei sfondato le porte ipocrite di
un
paradiso
avrei toccato quell’anima
che vive dentro te

Sai
per sopravvivere
ci basta un sogno

Sai
oh sai
per sopravvivere
ci basta un sogno


E all’improvviso
il tutto si delinea proprio come non
avrei
pensato mai
e nell’immagine
il respiro si distingue ora
per ogni gioia
lacrima
ogni tuo sorriso
sentirai una forza dentro te
che vince ogni limite!

Sai
per sopravvivere
ci basta un sogno

Sai
oh sai
per sopravvivere
ci basta un sogno

Sai
Ascoltatele su Youtube, vi emozioneranno! Parola mia :-)))

1 commento:

  1. Incuriosita dal post, ho appena sentito su Youtube Vorrei. Hai ragione, è molto carina e ha un bel testo!

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