giovedì 10 maggio 2012

Le nostre idee al passo coi tempi

Benvenuti in questo blog novello, dal titolo forse un po' altisonante ma sicuramente importante e denso di significato. Partirei proprio da qui, dai termini Cultura e InFormazione. Due parole che oggi sono sempre più utilizzate nei media, nelle scuole e persino nei discorsi dei muratori che lavorano sui tetti. Termini dunque conosciuti, usati e fin troppo abusati. Ma che appunto e purtroppo stanno perdendo il loro significato intrinseco e profondo, legato alla nostra natura di 'homo': la cultura e l'informazione sono appunto innanzitutto 'parole', e come tali esse costituiscono un insieme inscindibile di 'fonos' (dal gr. suono) e di 'sema' (dal gr. significato). Non bisognerebbe mai utilizzare parole così dense come semplice suono, perdendo di vista il loro potente significato. Dunque non abusiamone: usiamole con parsimonia e quando si tratta VERAMENTE di cultura, di informazione e di formazione.
Molti oggi si atteggiano a nuovi intellettuali trascinatori della società, regalandoci piccole perle di inutilità su giornali e riviste in cui 'cultura, 'informazione' e (un po' meno) 'formazione' compaiono più o meno nella proporzione del 50%, e poi, alla fine della lettura, il lettore si chiede: ma che ha scritto questo??
Noi non abbiamo assolutamente queste pretese. Siamo giovani e inesperti ancora. Ma ci stiamo Formando. E Informando. Su internet, sui giornali. Di modo che la nostra Cultura, acquisita nelle Università, come accade per la maggior parte dei giovani di oggi, non rimanga solo uno sterile bagaglio, oppure peggio, non venga utilizzata a scopo egoistico e vano, ma in modo da APPLICARLA a questo mondaccio di oggi, che sembra inesorabilmente destinato a collassare a breve termine.

Innanzitutto, dunque, occorre riesaminare brevemente alla base queste parole così importanti :
 1) CULTURA = è parola già esistente nel latino, con il significato specifico di 'coltivazione' (ad esempio, l'espressione cultura agri significa 'coltivazione della terra'), ma anche con quello figurato di 'educazione'. L'etimologia della parola si fa risalire al latino cultus, che è il participio perfetto del verbo colo, propriamente 'coltivare', anche nel senso più lato di 'esercitare', 'praticare'. Dunque la cultura è una specie di 'coltivazione di noi stessi': senza di questa rimarremmo piantine piccole e delicate, e alla prima ventata (di prepotenze e scemenze) ci sradicheremmo e moriremmo. Dunque COLTIVIAMOCI!!!
2) INFORMAZIONE = anche questa parola non a caso deriva dal latino informatio, usato nel suo senso più pregnante di 'idea', di 'rappresentazione mentale', soprattutto da Cicerone nel De natura deorum (un trattato filosofico, si badi bene, di argomento religioso). A sua volta esiste il verbo latino informare = dare forma, modellare, plasmare, sia in senso letterale che figurato. Ecco che l'informazione dunque è la capacità tutta umana di 'pensare personalmente' su fatti o cose che ci circondano. Ecco dunque che l'elemento 'personale' è fondamentale, ed ecco di qui l'importanza - non sempre positiva - dell'OPINIONE nell'ambito informativo. Secondo noi, bisogna cioè stare sempre attenti a non confondere le opinioni, sempre soggettive, dall'informazione, che invece deve - o dovrebbe - mirare alla conoscenza il più oggettiva possibile delle cose e degli avvenimenti.
3) FORMAZIONE = esiste ovviamente il latino formatio, -onis, che però assume un senso tecnico (è utilizzata soprattutto da Vitruvio nel suo trattato sull'Architettura), e per questo significa addirittura 'disegno'. Ma l'etimologia facile del termine italiano ci indirizza subito al pregnantissimo forma, usato anche in filosofia (la fondamentale distinzione tra forma e sostanza) e che ha due sensi principali (tra i tantissimi che può assumere): 'aspetto' e 'idea'. Nell'ambito del secondo significato possiamo includere anche quelli di 'carattere', 'qualità', 'modello'. Ecco che è chiaro il senso della 'nostra' formazione = un tentativo di 'modellare' secondo un'idea esemplare la nostra persona. La scuola molto spesso fallisce questo obiettivo, proponendo agli studenti dei temi che, seppur affascinanti, sono affidati o a personale docente impreparato, o stanco di insegnare, o preparato ma incapace di trasmettere la curiosità di conoscere ai ragazzi. La scuola sarebbe davvero formativa, se prima di focalizzare tutta l'attenzione sul voto, si concentrasse invece ad infondere il senso critico e la curiositas nei ragazzi...
E ve lo dice una che di scuola ne ha fatta e ne sta facendo, e pure tanta:-))


2 commenti:

  1. Cara Nik, caro Alessandro (non ti conosco, ma mi permetto!)... bello questo post! Mi piace tanto questa ricerca di spiegare le parole proprio per quello che sono e rappresentano. Le usiamo senza pensarci troppo e invece bisognerebbe soppesarle con attenzione, con cura e con amore.
    Sono felice di leggervi!
    Madda

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  2. Mad, ti ringrazio davvero per il tuo interessamento, in fondo l'idea di un blog, se era in potenza fino a pochi giorni fa, è stata messa in atto anche grazie al tuo esempio! Per questo a noi fa molto piacere che tu ci legga!!
    Da vera filologa, amo recuperare il vero senso delle parole: come hai scritto anche te, il logos è sia parola, sia pensiero, per cui si pensa bene se si parla bene, e viceversa :-))
    Un abbraccio, a presto mia cara amica naturalizzata francese..!!
    Niki e Ale

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